….Questa è stata ( e per molti lo è ancora ) la reazione, fino a poco tempo fa, a chi gli parlavo del mio viaggio in Birmania ( oggi Myanmar ) . Di recente invece è sulla bocca di tutti per la questione degli Rohingya e per la visita del Papa ( che personalmente ritengo un evento eccezionale ). Pur comprendendo le motivazioni, questa cosa un pò mi ha turbato e infastidito proprio perchè nell’immaginario della gente adesso la Birmania è diventato un luogo pericoloso e assolutamente da evitare . Niente di più lontano dalla realtà!!!!!!
La Birmania ha rappresentato per me, e lo è tuttora, quanto di più meraviglioso un paese possa offrire agli occhi un viaggiatore. Mistero,fascino e senso di scoperta sono le sensazioni uniche che ti regalano gli scenari in questo piccolo paese unico in Asia. Chiuso al resto del modo a causa di una delle più terribili dittature ma da qualche decennio aperto al turismo ha conservato quel fascino orientale che tutti immaginiamo ma che pochi paesi dell’Asia sono riusciti a preservare dal consumismo e dal turismo di massa. Nonostante ci sono più di 130 etnie diverse tra loro, visitandola non ho mai avvertito un senso di pericolo anzi tutt’altro , già dalla visita di Yangoon e della sua Pagoda Dorata:
Chilometro dopo chilometro ti accorgi che diventa davvero difficile trasmettere la sensazione che si prova attraversando questo paese: da Yangon allo spettacolare Lago Inle, dai meravigliosi stupa di Bagan a Mandalay fino al Golden Rock , è come vivere in una realtà parallela lontana anni luce dal nostro quotidiano ma anche dalla realtà di altri paesi Asiatici.
Già dalla popolazione che conserva usi e costumi completamente differenti dagli altri perfino i carri trainati da buoi sono diversi, i pescatori con a loro tecnica unica al mondo,
la gente comune che si incrocia per le strade, con la faccia pitturata di un giallino tiepido ( una crema naturale a base di legno di sandalo, utile a proteggerla dal sole)
I paesaggi tutti intorno sono fiumi e campi coltivati, all’ orizzonte montagne e giungla con piccole stupe buddiste a disegnare un presepe…..e poi i leggendari tramonti Birmani …
poesia pura,un quadro dipinto dalla natura. L’orizzonte nero e il sole rosso fuoco con fasci di luce che ti irradiano l’anima
Insomma potrei parlare o scrivere all’infinito su questo paese ma mi rendo conto che l’unico modo per apprezzarlo davvero è visitarlo. Ti aspetto per la mia prossima partenza nella Terra Dorata